CardioAspirin® - Prevenzione primaria: introduzione
Prevenzione primaria: introduzione
- In Italia CardioAspirin® è raccomandata nella prevenzione primaria degli eventi cardiovascolari in pazienti ad elevato rischio (rischio a 10 anni > 20%) secondo le Carte del Rischio del Progetto Cuore dell’Istituto Superiore di Sanità.1-2
- Sono stati condotti numerosi studi in prevenzione primaria che hanno dimostrato il beneficio di ASA a basse dosi nei pazienti a rischio di malattie cardiovascolari.
- La riduzione del rischio relativo nella prevenzione primaria è pari al 10-12%, mentre nella prevenzione secondaria raggiunge il 20-25%. Questa differenza è probabilmente dovuta alla diminuzione della compliance al trattamento nel tempo infatti si osserva che gli studi in prevenzione primaria hanno una durata più lunga (6,9 anni) rispetto a quelli di prevenzione secondaria (2,5 anni)3. Inoltre il progressivo abbandono della terapia con ASA risulta ancora più marcato negli studi in prevenzione primaria rispetto alla prevenzione secondaria. 4
- In aggiunta ai potenziali benefici di ASA a basse dosi occorre valutare attentamente il rischio emorragico di un paziente. Attualmente, i modelli di analisi del rapporto rischio/beneficio attribuiscono pari peso agli eventi ischemici (ictus e infarto) e a quelli emorragici. Tuttavia, gli eventi emorragici con CardioAspirin®, prevalentemente gastrointestinali, sono spesso di entità modesta e, se gravi, generalmente gestibili e prevenibili tramite farmaci gastroprotettori, il cui uso, se necessario, è consigliato dalle linee guida. 5
Carte del rischio: il Progetto Cuore2
CardioAspirin® può essere prescritta nelle persone considerate ad elevato rischio cardiovascolare, cioè che hanno una probabilità di oltre il 20% di avere un primo evento cardiovascolare nei 10 anni successivi.
Questa probabilità viene calcolata sulla base delle Carte del Rischio del Progetto Cuore dell'Istituto Superiore di Sanità.

Uomini non diabetici: rischio cardiovascolare a 10 anni
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